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New York Fashion Week

 

Altro brand davvero interessante, che seguiamo ormai dagli albori è CHROMAT marchio a metà strada tra l’abbigliamento, lo sportswear e la lingerie più costruita. Famoso per le geometrie costruite sul corpo come futuristiche architetture e, per l’effetto gabbia dalle reminiscenze molto fetish.

 

La collezione estiva 2016, chiamata MOMENTUM, si basa sull’idea che l’abbigliamento, come accade per l’architettura, si debba adattare e debba rispondere alle necessità di coloro che lo utilizzano. L’abbigliamento Chromat è pensato per esaltare il corpo e per elevare i suoi livelli in termini di performance, come se fosse un dispositivo capace di elaborare i dati provenienti dal nostro corpo.

 

Un concetto futuristico (forse non poi così tanto) dell’abito che, come un’AI raccoglie ed analizza i dati per poi adattare il suo comportamento. Non è un caso allora che Chromat abbia collaborato con l’Intel Innovation Team per realizzare due abiti responsive che si trasformano in base alla temperatura corporea, ai livelli di adrenalina, e dello stress di chi li indossa.

 

L’abito adatta la sua forma, muta e si muove. Un’idea che ci suona familiare e ci riporta all’ormai lontano 2007, anno degli Interactive Dresses di Hussein Chalayan.

 

Un concetto che torna in un momento, questo, in cui (forse e finalmente) ha davvero uno spazio libero d’espansione e una tecnologia adatta allo scopo.

 

CHROMAT Spring / Summer 2016

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