
Recentemente la “forecaster” Li Edelkoort ha annunciato che “la Moda, come la conosciamo, è morta” e che l’industria della Moda “non è altro che una ridicola e patetica parodia di ciò che è stato”.
Molti sono stati i magazine che hanno coperto questa notizia e, quasi tutti, mossi da dubbi e dalla necessità di aprire un dibattito in merito. Ma davvero la Moda, come la conosciamo noi è morta? Secondo noi la Moda, essendo, specchio della nostra società è immortale. Finché esisterà l’uomo sapiens e il suo bisogno di relazioni, la Moda continuerà a vivere. Certo, come specchio di uno stato culturale, storico e (come già detto) sociale, risente dei fatti e degli stati che il genere umano attraversa. La società stagna? L’economia è in recessione? La cultura non produce niente di nuovo? Le subculture giovanili non trovano metodi alternativi di comunicazione? In questi casi la Moda ristagna e continua a rifarsi al passato reinterpretandolo, adattandolo alla contemporaneità.
La Moda non è morta, ma bisogna smettere di rivolgere tutta l’attenzione solo ai grandi. Sono i giovani talenti che devono essere analizzati, coloro che hanno una sensibilità più fresca, sebbene totalmente al di fuori di quello che è il sistema industriale e produttivo. Non per niente fioccano come funghi i concorsi dedicati ai giovani talenti, come, l’H&M design award o il LMVH Prize Young Fashion Designers.
Milano ci ha portato una ventata di freschezza con il Vogue Talents Corner che, come sempre si è rivelato una buona vetrina che brand emergenti, questa volta con un occhio rivolto verso l’Asia. Parigi non rimane indietro e proprio ieri ci ha proposto i lavori degli studenti del ArtEZ institute of the Arts Arnhem.
Una presentazione sfaccettata che ha raccolto diversi designer: Haesung Bong, Anja Dragan, Nathalie de Koning, Sunanda Koning e la designer di calzature Chrissie Houtkooper. Sviluppare idee innovative con focus sulle nuove frontiere tessili, grande importanza si è data al tessuto, al tatto e alle lavorazioni artigianali.
Riassumendo, un concentrato di sperimentazione tecnica che è proprio ciò che serve alla Moda per continuare ad evolvere.