
Jane Bowler, fondatrice dell’ omonimo brand londinese, è un’affermata designer laureata al Royal College of Arts. La sperimentazione di materiali sempre nuovi e insoliti, la passione per l’artigianalità e una ricerca costante nei tessuti e nell’elaborazione di una silhouette “sculturale” sono le coordinate base che contraddistinguono la sua identità stilistica.
Punto di riferimento per i trendsetter di tutto il mondo, il brand associa inoltre il proprio nome ad una fervida attività di lezioni, conferenze e workshop – tenuti dalla stessa Jane Bowler – rivolti ad una audience internazionale che include, tra gli altri, Paesi come la Slovenia e le Filippine. Un operato riconosciuto dal British Council, che coinvolge numerose istituzioni scolastiche e realtà del calibro del Victoria & Albert Museum e che, avvalorato dall’ interesse di Jane Bowler per questioni come la sostenibilità nella Moda, ha contemplato l’intervento della designer ad eventi di alto profilo del settore come il seminario di Alta Moda Paesi Bassi di Anversa.
La collezione Autunno/Inverno 2014/15 del brand evidenzia una cifra stilistica strettamente collegata al leit-motiv dell’ innovazione dei materiali, che riflette la formazione di Jane Bowler in qualità di designer tessile. Un ruolo chiave è ricoperto dalle cuciture: altamente enfatizzate, definiscono il processo di strutturazione dell’ abito rimarcando l’estetica stilistica che caratterizza l’intera collezione.
Abbiamo avuto il piacere di fare alcune domande a Jane…
Dove nasce l’ ispirazione per la sua collezione Autunno – Inverno 2014/15?
Per la mia collezione Autunno – Inverno 2014/15 ho lasciato che materiali e processi conducessero alla creazione di pezzi con un tocco totalmente unico. Senza la necessità di attingere ad ispirazioni visive, la collezione è cresciuta con naturalezza attraverso una serie di esperimenti nel materiale.
I suoi abiti, contraddistinti da un’alta ricerca creativa, sembrano destinati ad una sensuale sirena contemporanea. Qual’ è l’identikit della donna che veste Jane Bowler?
Poiché questa collezione rivela una ricchezza di superfici e materiali che spaziano dalla catena laccata al neoprene, al crochet, all’ intaglio in plastica fatto a mano ed ai dettagli in cuoio e metallo, il tipo di donna che veste Jane Bowler non teme di essere differente e vuol apparire naturalmente sofisticata, ma unica. Questa collezione riflette un insieme di colori cupo ma disincantato di blu turchese, rame “invecchiato” e nero. I singoli pezzi interagiscono tra loro attraverso strati di rete a intaglio e sottostrati stampati in digitale, che creano infinite possibilità stilistiche e di vestiario, il che significa che un outfit possa connotare una “sirena contemporanea” se lo si desidera, ma anche donare a chi lo indossa l’occasione di sfoggiare un look più raffinato.
Ha una musa alla quale si ispira?
Ogni collezione riguarda i processi, e la trasformazione dei materiali di uso quotidiano in qualcosa di meraviglioso e unico. Amo esplorare nuovi processi e idee, sono queste sperimentazioni ad ispirarmi come designer.
Qual è il suo punto di vista riguardo la sostenibilità nella moda?
La sostenibilità nella moda è distanziarsi dalle tendenze e dalla moda usa-e-getta, sfidare l’idea di abbigliamento quotidiano, creare opere d’arte da indossare e da poter conservare per sempre. Nel Jane Bowler studio operiamo una politica di zero rimanenze di modo che eventuali scarti vengano utilizzati per creare altri pezzi, siano essi gioielleria, accessori o materiale per i workshop che conduco.