
Un monito, un consiglio, un imperativo che da quasi vent’anni è racchiuso nel DNA di 55DSL, il brand fuckin’ young nato nel 1994 come costola sperimentale della casa madre Diesel. Come tutti i figli, ovviamente, nel tempo il giovane marchio conquista la sua identità e la sua indipendenza, imponendosi non solo sul piano internazionale, ma soprattutto sul territorio italiano (sempre diffidente verso le proposte di genere street che non caschino nella becera “commercialità” dei prodotti), come punto di riferimento della scena street-fashion.
L’intento di Andrea Rosso, direttore creativo di 55DSL, appassionato di grafica, fotografia e arti visive in generale, è di creare un lifestyle, una community, di cui facciano parte non solo coloro che indossano un capo 55DSL, ma anche tutti quelli che nel marchio si riconoscano per estetica, ispirazioni&aspirazioni, per approccio alla vita – in una parola: per attitudine.
Pian piano 55DSL diventa la “scusa”, il mezzo per dar vita all’immaginario creativo di Andrea, a tutto tondo, così come per dare visibilità a tantissimi giovani artisti e non – di ogni tipo di disciplina e provenienza, da VASAVA a Gavin Watson – cui, nel tempo, viene data l’opportunità di collaborare con il marchio. Nascono collabs, capsule e limited editions (10.55), eventi che raccontano di libri (Italia Suxxx), di graffiti (Fast Or Die), di qualsiasi cosa emozioni Andrea in quel momento.
Ovviamente, parliamo sempre del figlio di un genitore illustre (Diesel) e pur sempre di un brand di abbigliamento, per cui la cura e la ricerca del prodotto è centrale in tutte le iniziative e le collezioni presentate (i k-way in nylon stampato all-over o deep-dyed della SS2008 sono stati alcuni dei capi più fotografati negli editoriali di quel periodo, senza soffermarci sul denim che, per forza di cose, è sempre stato realizzato seguendo un certo know-how insito nell’azienda). Dal 2008 ad oggi sono trascorsi cinque anni, il che vuol dire circa una decina di collezioni, e 55DSL è cambiato – nel bene e nel male, come sempre accade.
L’arte visiva ed il contesto che ne accompagna attività e promozione ha come fagocitato l’abbigliamento, facendo parlare del marchio per il lancio di “quel video”, per l’evento in cui si presenta il contest realizzato con la scuola di moda e grafica (la NABA, il progetto era “FiftyFive Fights For the Future”, n.d.r.), e un po’ meno magari per la collaborazione che vede protagonista SALEWA, brand italiano di outdoor con una pluridecennale esperienza nel prodotto.
Noi di Enquire abbiamo avuto l’occasione di vedere in anteprima la collezione FW13 di 55DSL e siamo stati contenti di vedere che “la genetica non è un’opinione” e che la cura, la ricerca, quell’attitudine street-fashion che ha dato vita e che ha alimentato tutto in questi venti anni è sempre lì, pronta probabilmente a regalarci nuovi pezzi iconici: se sarà l‘husky leggero da donna J-Fort, in nylon stampato camo con inserti in tricot sulle maniche, o la camicia da uomo double face Flinnt – metà in flanella e metà nel nylon di cui sopra – lo scopriremo forse fra altri cinque anni.
Per il momento vi rimandiamo al sito ufficiale www.55dsl.com, dove potrete godervi l’ultimo movie prodotto, Italy, Texas, video look-book della collezione SS13, e vi lasciamo con degli snap-shots della FW13, fra stampe vintage, tagli cowboy, canvas in cotone spalmato e tanto deep-dyeing.