
Di cosa è fatto un abito? Di stoffa, di bottoni o zip e, naturalmente, da filo. Pensiamo ad un capo di abbigliamento in cui il filo non esiste. Vengono in mente i capi tecnici, quelli pensati per lo sport, oppure l’intimo quello di facile manutenzione.
Come sempre accade nella moda l’ispirazione nasce, cresce e si sviluppa, seguendo il pensiero del perché no?, ed ecco che si da vita a qualcosa di sentito, concreto; un pensiero della nostra mente divenuto reale. Due designer, a Londra, hanno operato proprio in questo modo inseguendo una passione che li ha portati produrre capi di abbigliamento interamente termosaldati, e quindi senza un filo. Il marchio si chiama Barbaraalan e abbiamo avuto il piacere di conoscerlo durante la settimana della moda milanese girovagando nei sotterranei del White.
Tessuti qualitativamente splendidi, forme delle più essenziali con costruzioni ingegnose il tutto tenuto insieme, drappeggiato, arricciato da una precisissima termosaldatura rigorosamente e totalmente made in Italy, per la precisione in Abruzzo.
Tessuti tecnici, nei i capi spalla arricchiti da rivetti magnetici, il jersey lucido e morbido nell’abito essenzialissimo nella forma e modificabile. I pantaloni che si trasformano in gambali, il gilet che si trasforma in un giaccone. Una collezione piccola che da fiducia perché dietro c’è passione per la moda, ricerca tecnologica e stilistica per non parlare delle mani sapienti appartenenti alla nostra tradizione sartoriale.
Questo articolo fa parte del progetto fotoblog di Fotosociality promosso da Samsung Italia, in cui i più influenti blog e webzine d’Italia racconteranno il loro mondo attraverso articoli ed immagini scattate con la nuova Galaxy Camera.