
Un secolo di straordinarie fotografie di moda per “fare di Vogue un Louvre” come disse Edward Steinchen alla prima capo redattrice di Vogue America, Edna Woodman Chase negli anni 20.
Un incipit del genere è quello che ci vuole per contestualizzare la mostra aperta ufficialmente da oggi presso la Fondazione Forma di Milano, chiamata non a caso Fashion.
La mostra, a cura di Nathalie Herschdorfer, storica d’arte specializzata in storia della fotografia, raccoglie tutte quelle immagini meravigliose su cui ogni studente di moda ha posato gli occhi almeno una volta, sognando con ammirazione le atmosfere, gli abiti e le modelle.
Il lavoro della Herschdorfer ha permesso di raccogliere dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi e Milano, moltissimo materiale originale appartenente a oltre ottanta autori diversi. Il risultato è una sintesi della storia della fotografia di moda e dei suoi continui cambiamenti.
I nomi presenti sono quelli storici della fotografia di moda, dagli sperimentali Hort P. Horst, Man Ray, Hoyninger-Huené, passando per i famosissimi David Bailey, Cecil Beaton, Erwin Blumenfeld, Irivin Penn, fino a Bruce Weber, Herb Ritts, Ugo Mulas, Mario Testino e Terry Richardson.
Naturalmente sono solo alcuni dei nomi presenti in questa rassegna che racconta per epoche la storia non solo della moda ma anche della cultura, della visione della donna e dell’uomo nella comunicazione e nell’advertisement.
Si parte dai sognanti e ruggenti anni ’20 per arrivare ai nostri giorni in un percorso cronologico in cui non mancano vecchi e nuovi numeri di Vogue, per sottolineare un background strabiliante.
“Perché la fotografia di moda, terreno per antonomasia di sperimentazione, trova comunque la sua piena realizzazione sulla carta stampata ed è questo legame indissolubile tra fotografi e redazione che ha dato vita alle collaborazioni più creative, provocatorie, capaci di interpretare e soprattutto anticipare lo stile.” La mostra è disponibile fino al 7 aprile. Da vedere.