Gli angeli da videogioco di Niels Peeraer

Vestire sui generis, o, forse, vestire de-genere: sembrerebbe essere il motto dell’emergente Niels Peeraer, designer belga, classe ’89, che con le sue creazioni ha costruito un mondo d’indistinzione, di confini offuscati, di “generi degenerati” e sovrapposti, fusi insieme per dar vita a coraggiose e infinite possibilità.

Le sue atmosfere sono incantate, eteree, in nome di una ricerca sperimentale di bellezza indefinita, di bellezza sfuggevole, che non e può essere ricondotta a nessuna etichettatura, modello o moda codificata.

Eppure, Niels è il primo a distinguersi. C’è infatti ben poco di confuso nel suo percorso di studi, terminato appena un anno fa, nel giugno 2011, presso la Royal Fashion Academy di Anversa.

Già in precedenza, l’universo androgino dello stilista, popolato dal feminine-look di giovani asiatici, è stato esibito, tra catenelle d’ottone e motivi bondage, nella collezione SS2010 Kizokusyakai no dorei, geisha n°58-65’, con la quale è entrato a far parte dei finalisti di IT’S#9 – evento internazionale a sostegno di nuovi talenti, ospitato proprio in Italia.

Ma il suo immaginario non solo confonde i confini, bensì li supera grazie alla master collection SS2011 presentata alla fashion-week parigina: Guess Technology isn’t ready for pancake teletrasportation è la favola di un ragazzo che, ad ogni risveglio, ripete un rituale disteso e soave, dai toni pastello, in cui si prepara a riempire d’attenzioni il suo sognato amore, come una geisha al maschile, che inzuppa dolciumi nelle tazze da tè, esce a comprare ciambelle in pigiama o indossa giacche sartoriali e armature alate.

Tweed, cuoio, tulle, seta e pellicce sintetiche avvolgono i corpi corazzati di quegli angeli impalpabili e virtuali, dotati di orecchie allungate, a metà tra conigli e orsacchiotti kawaii. Personaggi da videogioco che valgono a Niels un’esposizione personale al MoMu, nonché un’importante collaborazione con lo Studio Delvaux, iconica maison belga della maroquinerie di lusso, per la realizzazione di una handbag in edizione limitata.

La passione per accessori e pellami sfocerà nella collezione FW2012 The lotus and the snake, the curse of the white fox, ispirata a simbolismi e tradizioni della terra nipponica: la combinazione di metalli, briglie, fiocchi e scampoli di pelle – conciata sempre in via naturale, non alterata da colorazioni – rispecchia la volontà di armonizzare la rugosità del materiale con forme leggere e lineari.

Non solo pochette, ma anche sottili bracciali, anelli, zainetti ed elaborati cappelli, borchiati e intrecciati con un’estrema cura artigianale. Tuttavia, la sua linea di accessori è ancora venduta unicamente on line, presso il concept store RA di Anversa, visitabile, però, nel neonato sito www.nielspeeraer.com.

Non ci resta che attendere i prossimi arrivi, li porteremo sempre con noi, per ornarci di purezza e languore, per essere angeli dalle orecchie umane, angeli paladini della fantasia.