
È bello, quando accade, ricevere l’invito per un evento ed esserne poi piacevolmente sorpresi. Arrivare nel luogo deputato e scoprire un mondo, un progetto e uno spazio in cui l’espressione del passato e del futuro s’incontrano, non ha prezzo.
Si chiama Open Care e si trova in via Piranesi a Milano. Una struttura polivalente che offre servizi per l’arte, spazi per eventi e riunisce strutture storiche di Milano come i Frigoriferi Milanesi e l’ex Palazzo del Ghiaccio. È giovedì 29 marzo, sono le ore 19 e siamo davanti all’entrata di Open Care, un imponente cubo rosso illuminato, all’interno tutto nero.
Entriamo e inizia il nostro tour tardo serale in uno spazio industriale – Frigorigeri Milanesi – totalmente vuoto dove ci accoglie un’installazione sulla custodia seguita poi da un’altra opera fatta di parole al neon.
Tutto questo fa da preludio ai servizi per l’arte veri e propri. Una parte del complesso è infatti dedicato alla conservazione e al restauro delle opere d’arte, intese nel senso più allargato, dai mobili antichi, alle sculture, dagli strumenti scientifici agli arazzi. Una rara possibilità di entrare in diretto contatto con coloro che riportano in vita le bellezze del passato, con i loro strumenti e la loro passione. La location è affascinante come i pezzi resi disponibile alla visione.
Percorrendo una rampa in discesa si arriva nell’unica struttura chiara di tutto il complesso – total black – è l’ex Palazzo del Ghiaccio. Uno spazio grandissimo e vuoto, reso dinamico dalla struttura interna del tetto e dagli elementi di illuminotecnica installati. Un luogo adatto ad eventi speciali non solo per l’arte, ma anche per la moda e la cultura.
Il Caveau è segnalato a lettere cubitali, come se fosse l’insegna di un parcheggio di lusso. Si scende una rampa e si va un piano sotto terra, dove sono raccolte alcune importanti opere d’arte eccezionalmente visibili grazie alla disponibilità dei collezionisti che hanno aderito all’iniziativa.
Usciti dal Caveau, altra porta, altro spazio, altre bellezze. All’interno degli spazi di questo meraviglioso complesso si trova anche la Kolima Contemporary Culture, un nuovo spazio indipendente per l’arte e la cultura contemporanea fondato da Nicolai Lilin, artista e scrittore di origini russe.
Terminata l’esplorazione, si torna ai Frigorigeri Milanesi dove ci accoglie tanto buon cibo e vino proveniente dalle aziende del slow food italiano. Una gustosa conclusione che ha reso più divertente il nostro giro. Naturalmente questo è stato un riassunto, all’interno di questi spazi sono ospitate altre realtà artistiche di grande spessore come Archivio de Pisis, Archivio Ugo Mulas, FARE, Greenpeace Italia, Nous – Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-costruttivista, Philo – Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche, Pizza Digital, ROJO®artspace Milano, Slow Food, Soup Studio Designer Associati, Studio Airò-Dugnani-Perrone, Viapiranesi.
Un luogo da esplorare. www.opencare.it