Modernariato rivoluzionato

Nei piccoli borghi, si sa, restano vive le tradizioni e si anima una creatività del tutto particolare: quella del riciclo. Non si parla però di mero recupero, ma di rinnovazione. Recuperare materiali usati, magari anche abbandonati, e ridare loro nuova vita. Per fare ciò, sono necessarie una notevole dose di creatività e un grande amore per il passato. Queste caratteristiche appartengono a Stefano Presotto, che, con un occhio attento ai velocipedi di un tempo, riesce a ricreare esemplari del tutto singolari. Pezzi unici e, per volontà, irripetibili. Potremmo definirlo un artigiano del recupero, un amante del dettaglio e dell’estetica pulita. Un mix di forme che, se prese singolarmente, non suggerirebbero nulla di interessante, ma che, mixate riescono a far emergere un oggetto interessante.

Il design della bicicletta, non viene rivoluzionato senza motivo. Spesso, si mantiene la natura stessa dell’oggetto, allo stato puro, come un diamante grezzo; a volte invece, sono inseriti accessori o pezzi di chiara derivazione high-tech. La scelta, non è mai dettata da fini commerciali, bensì dalla passione e dalle sensazioni trasmesse. Lo si potrebbe definire amore per il vintage, e, in realtà, lo è. Qui non si tratta di capi d’abbigliamento o di mobili d’antiquariato, l’attenzione si posa su una delle invenzioni più importanti dell’era moderna, oggetto, in origine, di estremo desiderio (come documenta il capolavoro cinematografico “Ladri di biciclette”).

Attualmente, il sovraccarico di tecnologia ha reso certe passioni singolari e degne di nota: è molto facile trovare oggetti abbandonati, impegnativo e decisamente singolare è avere la volontà e il desiderio di donar loro nuova vita, magari, in una veste totalmente differente dall’originale.

Stefano Presotto risiede a Portogruaro, in provincia della Serenissima, e con il nome di Ottocicli, firma le sue creazioni. Oggetto di due mostre nel territorio della Venezia Giulia, possono essere anche richieste su commissione, portando con se una vecchia bici a cui si è estremamente legati o descrivendo le proprie necessità. Unica regola: lasciare spazio creativo a questo simpatico visionario.