In the name of tie-dye: Shabd is my name

La tecnica tie-dye, colorazione/decorazione dei tessuti conosciuta già ai tempi degli antichi egizi e divenuta simbolo del movimento hippie degli anni 70, è protagonista delle creazioni di Shabd.
La designer Shabd Simon-Alexander si ispira alla tradizione folkloristica e al minimalismo per creare abiti accomunati dal psichedelico tie-dye.

Da ragazzina trova la macchina da cucire della mamma e scopre che creare abiti è la sua vocazione. I suoi studi di arte e fotografia ispirano e rafforzano la sua creatività e pur senza aver intrapreso studi di fashion design, diviene stilista.
Una ricerca continua di nuovi tessuti, un amore per l’artigianato e per l’esplorazione delle tradizioni di tessuti e colorazioni la portano a creare una linea che fa della sperimentazione la colonna portante.

Shabd usa solo tessuti naturali di altissima qualità, come seta pregiata e cotone biologico, a riprova dell’interesse per una moda eco-sostenibile.
L’ispirazione della collezione sss 2011 è un’ispirazione da landscape e cityscape.

L’interesse della designer è quello di creare tramite la tecnica tie-dye una fantasia che riproducesse la materia della terra, che sia una montagna, uno strato sotterraneo della terra o il marmo. L’ispirazione cittadina di Shabd sono il Mies Van Der Rohes Barcelona Pavillion, del quale la designer vuole riprodurre le affascinanti fantasie del marmo venato della struttura e il Socony Mobil Building tra la 42esima e Lexington Avenue a New York City, con le decorazioni geometriche della sua facciata.

Una collezione intelligente e particolare. Affascina per le sue inusuali ispirazioni che lasciano intendere il profondo studio concettuale precedente alla realizzazione.
Il risultato è una linea contemporanea e di ottimo gusto. I colori usati richiamano la terra e i tessuti preziosi danno valore e portano in primo piano una tecnica casalinga come il tie-dye.

Le linee ed i tagli sono delicatamente femminili e basici, lasciando spazio di azione alla fantasia che domina i capi. Jersey e seta i tessuti dominanti, mini dress morbidi, leggings, body e t-shirts dal taglio dritto sono i capi ricorrenti.
La capacità di svecchiare ed esaltare una fantasia solitamente snobbata dal fashion design è il valore aggiunto del brand Shabd, che si fa promotore di un rischio creativo che purtroppo è spesso carente.

Il lookbook della collezione ss 2011 e maggiori informazioni sul brand su www.shabdismyname.com