
Dojo Clothing è un giovane brand specializzato nello urbanwear per uomo, nato a Imola, una piccola cittadina della provincia bolognese da tre ragazzi: Arash, Bando e Anna. I lookbook divertenti sono ambientati in questa città e i modelli sono ragazzi del posto, amici dei fondatori di Dojo. Un concetto urban in una cittadina di provincia, un contrasto interessante da cui nasce una collezione divertente di t-shirts, jeans morbidi, felpe e camicie dalle stampe colorate e molto curate dal punto di vista grafico. Il risultato è un brand in crescita, promettente e volenteroso che ricerca l’ispirazione nel mondo dell’arte di strada, che promuove attraverso interessanti collaborazioni.
Abbiamo incontrato una delle menti a capo di Dojo, Arash Haddadi e gli abbiamo posto alcune domande cercando di capire di più su questo nuovo progetto:
Come nasce DOJO? Raccontaci l’idea che ha portato alla sua nascita.
DOJO nasce da un incontro casuale tra me (Arash), Anna e Bando, veniamo tutti e tre da luoghi differenti e ci siamo ritrovati a vivere nello stesso quartiere in una cittadina della provincia Italiana, un po tipo sliding doors… come sarebbe andata se nn ci fossimo incontrati?
Un aneddoto correlato alla nascita di DOJO ( se c’é)?
Ce ne sarebbero tanti da raccontare, ma forse il più interessante fu un viaggio in Pakistan alla ricerca del nostro attuale supplier..ma è una storia lunga.
Chi fa DOJO?
Arash, Anna e Bando , ognuno ha il proprio ruolo, io mi occupo della parte commerciale mentre Anna e Bando lavorano sulla comunicazione e la creazione delle collezioni, inoltre intorno al marchio gravitano varie persone che collaborano con noi, come il buon Frank Ercolini che è diventato il nostro fotografo di fiducia.
Illustraci la mission di DOJO?
Beh, direi che la mission che ci interessa di più è creare qualcosa di interessante che ci permetta di conoscere sempre nuove persone e realtà… poi ovviamente conquistare il mondo!
Com’è dar vita ad un brand di urbanwear in una cittadina come Imola?
Direi che DOJO è una diretta conseguenza del ritrovarsi in una cittadina di provincia, diciamo che è un po una reazione alla vita tranquilla di Imola, ovviamente nn è facile ma sicuramente molto stimolante.
Quali sono le difficoltà che avete incontrato nel vostro cammino fino ad oggi?
Quante pagine ho a disposizione? Comunque le difficoltà sono diverse, ma la sfida interessante è proprio quella di superarle.
Ad oggi fate solo uomo, pensate in futuro di fare anche una linea woman?
Per il momento facciamo il total look maschile, che è abbastanza impegnativo, ma chissà forse un giorno penseremo anche a tutte le nostre fans.
All’interno del vostro sito www.dojoclthng.com c’è uno spazio chiamato “Network” che presenta alcuni creativi. Come l’arte influenza DOJO?
Come dicevo prima, ci sono tante persone,artisti e musicisti che collaborano con DOJO, direi che l’arte è il concept del nostro brand, ci piace sempre conoscere e ingaggiare nuovi artisti e collaborare gomito a gomito con loro, nn abbiamo particolari preconcetti e siamo aperti a varie influenze e stili, questo ci porta ad avere sempre nuovi stimoli e idee.
Vi state preparando per il Bread&Butter di Luglio a Berlino, cosa pensate di questa fiera streetwear?
Il B&B è sicuramente una bella occasione per vedere cosa bolle in pentola, è sempre interessante spulciare nelle varie collezioni e scoprire nuovi brands.
DOJO è un brand che sta crescendo, sono i sogni per il futuro?
Dojo sta crescendo bene e ne siamo orgogliosi e fieri, per noi l’importante è riuscire a fare quello che ci piace ed essere apprezzati per il nostro stile, dietro ogni grafica, collaborazione o idea c’è tutto il nostro essere, quello che proponiamo è quello che siamo senza compromessi commerciali.
Dalle parole di Arash emerge da subito la voglia di fare che caratterizza questo brand che vuole emergere e farsi conoscere anche, e soprattutto, grazie a un lavoro di ricerca basato anche sull’arte e sui creativi. Mossa davvero intelligente dato che c’è sempre bisogno di nuovi stimoli creativi per un brand di urbanwear che punta molto sulle stampe e sulle grafiche, oltre che sulla comodità e sulla qualità del prodotto.
A questo proposito ci sembra interessante comunicarvi che da pochi giorni Dojo ha indetto un contest in cui si esorta, chiunque ne abbia voglia e disponga di nuove idee, a creare una t-shirt. Le magliette che avranno più successo verranno poi esaminate dalla direzione artistica di Dojo Clothing che determinerà 3 vincitori che avranno la possibilità di spartirsi i tre premi in palio che sono: due shirts per il terzo posto; un jeans, una felpa, una maglietta e una giacca per il secondo e per il primo posto un’intera collezione Dojo. Le istruzioni per partecipare si trovano sulle pagine Dojo di Facebook e MySpace.
Affrettatevi, perchè il contest termina il 13 Luglio, e buona fortuna!
Il loro sito? Eccolo www.dojoclthng.com